Come scegliere il pellet migliore? Guida all’acquisto
Hai da poco acquistato una stufa a pellet o hai intenzione di acquistarla, solo che non sai come scegliere il miglior combustibile per il tuo dispositivo? Tranquillo, continuando a leggere l’articolo troverai le risposte a tutte le tue domande.
Prima di iniziare, è fondamentale sapere che la scelta del giusto pellet, ti permetterà di limitare il costo del riscaldamento e della manutenzione della stufa, garantendo inoltre, una riduzione significativa dell’inquinamento ambientale.
Di seguito troverai la nostra guida per un acquisto consapevole: iniziamo!
1. Meno costoso non equivale ad economico
Sul mercato esiste davvero un’ampia offerta di pellet a basso costo, ma non farti trarre in inganno perché scegliere un prodotto meno costoso, nel lungo periodo, non ti porterà di certo a risparmiare. Un pellet scadente potrebbe essere realmente dannoso per il tuo dispositivo, per diversi motivi:
- Danni al braciere e alla stufa a causa di una cattiva combustione e dei materiali resinosi che andranno a depositarsi all’interno del dispositivo;
- Dato il basso potere calorifico, sviluppa meno calore. In questo modo si andranno ad utilizzare potenze più alte e a consumare quindi più combustibile, rendendo vano il risparmio iniziale.
2. Controlla sempre l’etichetta e i valori riportati sulla confezione
Uno step fondamentale per la scelta del giusto pellet, è sicuramente quello di analizzare con cura l’etichetta perché riporta importanti valori, utili a prendere la scelta migliore. Ma di quali valori stiamo parlando?
- Il potere calorifico: energia termica garantita dalla combustione del prodotto, quindi più è alta la cifra in kWh/kg, migliore sarà la qualità del pellet e più calore svilupperà;
- I residui di cenere: si tratta del valore che indica il grado di sporcizia che il pellet lascerà all’interno del dispositivo, più la percentuale di residuo è bassa, migliore sarà la combustione;
- Il tipo di legna utilizzata: le più vendute, faggio o abete, sono entrambe di ottima qualità, con caratteristiche proprie che le contraddistinguono. L’importante è che non contengano sostanze chimiche, che a seguito di combustione potrebbero essere nocive per l’ambiente e la salute;
- Percentuale di umidità: un alto tasso di umidità, abbassa il potere calorifico del pellet, generando automaticamente un consumo eccessivo di combustibile.
3. Accertarsi delle certificazioni del pellet
Un elemento da non sottovalutare per nessuna ragione, sono le certificazioni di qualità, che garantiscono un prodotto dotato di specifiche caratteristiche fisiche, dimostrando l’effettività di controlli e test. Tra le certificazioni riconosciute tedesche, la Din Plus e la Pellet Gold, mentre una certificazione riconosciuta austriaca è la ÖNORM M7135.
La certificazione più diffusa e riconosciuta a livello europeo è la EN PLUS che suddivide i prodotti in tre caratteristiche:
- A1 per il pellet più pregiato;
- A2 per il pellet di seconda scelta, di qualità media;
- B per un pellet di qualità inferiore.
Un elemento essenziale da tenere in considerazione è la presenza del numero identificativo dell’azienda produttrice e della nazione di provenienza.
4. Controllare dimensione e provenienza
Verificare la dimensione del pellet e la sua forma: dovrebbe essere cilindrica, regolare e misurare tra i 6 e 10 mm. La provenienza del pellet è importante laddove fosse prodotto in zone remote non riconosciute che potrebbero pregiudicare la sua sostenibilità. Quindi accertati sempre che l’azienda di provenienza sia controllata e di qualità.
5. Affidati sempre al tuo rivenditore di fiducia
Chi meglio del tuo rivenditore di fiducia può conoscere le esigenze del tuo dispositivo? Quando devi acquistare il combustibile, rivolgiti a lui che sicuramente ti consiglierà il pellet migliore.
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